Più energie rinnovabili subito la risposta contro le emergenze
Le piogge di questi giorni, come la recente siccità e la tragedia della Marmolada, devono invitarci a non perdere più tempo. Alternative alle fonti fossili e opere per l’adattamento
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Siamo sotto shock in questi giorni perché abbiamo negli occhi le immagini dell’Emilia-Romagna sott’acqua. Solo qualche tempo lo eravamo per quelle dei letti di fiumi e laghi secchi e prima ancora per la tragedia dello smottamento del ghiacciaio della Marmolada. Le ondate emotive legate agli eventi climatici estremi che si susseguono sempre più celermente nel mondo e nel nostro paese (come ci ha ricordato l’editoriale di Antonio Maria Mira del 18 maggio) devono aiutarci a riflettere e a programmare soluzioni e vie d’uscita. La diagnosi scientifica è nota e non in discussione. Il riscaldamento globale della temperatura del pianeta dei mari tropicalizza il nostro clima e produce tre tipi di effetti in quantità crescente: ondate di calore, siccità ed eventi climatici estremi. La fragilità strutturale del nostro territorio, da sempre soggetto a rischio idrogeologico, amplifica l’impatto di questi ultimi e le responsabilità dell’incuria che ci ha portato a restringere alvei dei fiumi e cementificare zone ad alto rischio.