Dal 19 al 21 maggio si è svolto a Chioggia un festival incentrato sul primo libro della Bibbia, la Genesi. Si sono succeduti, filosofi, teologi, scienziati, economisti che hanno riflettuto sull’origine del mondo e della vita umana, sulla responsabilità dell’uomo nei confronti del nostro pianeta. Tra questi, anche Roberta Boscolo, responsabile scientifico per Clima e Energia dell’Organizzazione mondiale della Meteorologia, della quale riportiamo la sua relazione
_______________________________________
È quasi impossibile sopravvalutare l’urgenza e la gravità dell’emergenza climatica. Semplicemente, questo è il momento decisivo per l’umanità. Le scelte di questa generazione, in un modo o nell’altro, determineranno il tipo di mondo che i nostri discendenti erediteranno. Ma che cosa dobbiamo fare? Per poter agire contro il cambiamento climatico è necessario prima di tutto comprendere le cause e le dinamiche che sono alla base di questi mutamenti che stiamo osservando e quali sono gli impatti attuali e futuri. Già oggi, con un incremento della temperatura globale di 1,15°C rispetto ai valori pre-industriali (temperatura media negli anni 18501900), si stanno verificando in ogni regione del mondo cambiamenti del sistema climatico che non hanno precedenti nei secoli o nei millenni, dall’innalzamento del livello del mare a eventi meteorologici più estremi fino alla rapida scomparsa dei ghiacci marini.
Ogni ulteriore aumento della temperatura globale causerà un aumento chiaramente distinguibile della frequenza e della intensità di eventi estremi di calore, piogge e siccità regionali. Se il riscaldamento dovesse raggiungere un valore compreso tra i 2°C e i 3°C, ad esempio, le calotte glaciali dell’Antartide occidentale e della Groenlandia potrebbero sciogliersi quasi completamente e in modo irreversibile nell’arco di molte migliaia di anni, causando un innalzamento del livello dei mari di svariati metri.